sabato 19 novembre 2011

Bleed Well



Soundtrack: Bleed Well - Him




N:

Pastificio Cerere, San Lorenzo, Roma.

Siete voi che arrivati a questo punto del gioco avete trovato il cattivaccio più temibile da sconfiggere per passare al livello successivo, o è proprio Laslo Iera, pugile truccato solo per Gioco di Donne, a dover sconfiggere i propri demoni interiori?
(Molto più probabilmente è solo Naima che non vedeva l'ora di sfogare su un nordico visetto le proprie perversioni legate ai pugili e alla matita sugli occhi; qui nessuno è innocente.)

Una volta, si stenta a crederlo, questo era un blog di moda.


























































Location_: Pastificio Cerere, Roma



Ph_: Naima Amarilli



Styling_: Naima Amarilli



Model_: Laslo Iera




sabato 12 novembre 2011

You Don't Move Me


















Stavolta si potrebbe entrare nei panni di, chessò, una giornalista dell'ipotetico magazine di arte Vernissage à Minuit, chiaramente anni del proibizionismo, look maschile infemminilito dai mocassini a tacco alto, pantalone sartoriale pied de poule, gilet blu elettrico handmade sottratto allo zio artista dal pessimo carattere, più svariati braccialetti a testimoniare un passato non proprio edificante.

Il fogliettino "press" nel Borsalino invece è stata una Einsicht, nel senso gestaltiano del termine, di un amico, che me l'ha appuntato nel cappello mentre riempivo il taccuino davanti ai Mondrian in mostra al Vittoriano.


Certo, a spasso per Roma i passanti potrebbero avere uscite del tipo "A Quarto Potere, ma ndò vai?"- allora si potrà avere la certezza di essersi guadagnate delle apostrofazioni cinefile e tornarsene a casa soddisfatte, replicando tutt'al più: "È la stampa, bellezza! La stampa! E tu non puoi farci niente! Niente!"



Ebbene cari ragazzi, non è semplice lavorare in questo gran casino, ma Vernissage à Minuit è un'utopia e questo ci dà la forza; Rox è riuscita a recuperare questa enorme macchina da scrivere anni '80 che abbiamo posizionato sul raffinato tavolo artigianale di produzione Frank Meo, mio nonno.


Per il resto tutto procede per il meglio, ma se pensavate che Frank Sinatra avrebbe suonato meglio come soundtrack, magari uno "Chicago", vi deluderò preferendogli Keith, apparentemente non un granchè apparentato all'atmosfera di questo set, ma secondo me completamente coerente in quanto ad atteggiamento.


D'altronde l'ho sempre sostenuto, le canzoni di odio sono più rare e quindi più pregiate delle canzoni d'amore.








































































































Location_: Redazione di Vernissage à Minuit



Ph_: Rox



Styling_: Naima Amarilli



Model_: Naima