lunedì 27 settembre 2010

Figlia d'ò rre






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Come avrete potuto notare, con questo blog siamo partite dal vintage in maniera abbastanza filologica, ma volentieri ci prendiamo qualche divagazione da quel sentiero proponendo mise più teatrali, dal tricorno fino a questo particolarissimo vestito di pagliarelle, ideato dal mio amico e compagno d'arte Leonardo Locchi, per la sua performance "Hortus Conclusus", basata sulla rappresentazione simbolica di vizi e virtù. Qui io sono l'Invidia.

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Premetto che come abito ve ne sono di più comodi, ma esteticamente, con questo suo schiudersi sulla base, crea un effetto molto suggestivo. Un pò la Medea di Pasolini, un pò la Juliette Lewis di Natural Born Killers, secondo la nostra maestra d'arte e di vita Isabella Tirelli.

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Ho voluto recuperare dalle foto del backstage una dell'acconciatura. Trucco e parrucco sono opera dello stesso Leonardo e di Rosa Picoco, la terza (o la prima) moschettiera.
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Abito Leonardo Locchi, anello serpente Joseph Meo


Location_: Studio, Roma
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Ph_: Leonardo Locchi
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Styling_: Leonardo Locchi
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Model_: Naima


giovedì 23 settembre 2010

Shiver my timbers


Soundtrack: Shiver my timbers- Hans Zimmer







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Tornata a Roma, il mio primo pensiero è stato trovare il tricorno che mi era apparso in sogno.

Inizialmente avevo in mente di cercarlo in qualche mercato tipo Porta Portese, sperando in un originale, d'altronde che mentula se ne faranno di tutti quei cappelli indiavolati nel corso dei secoli? Poi una sera sulla costiera amalfitana un vero pirata come mio zio Jo mi suggerisce di cercare in qualche sartoria teatrale, e così faccio.
Dopo averne girate molte finalmente arrivo, verso ora di pranzo, sulla soglia del meraviglioso Laboratorio Pieroni, un posto magico dove si realizzano i cappelli per le più grandi produzioni cinematografiche e teatrali, mantenedo però un riserbo e una gentilezza da bottega artigiana.
Il mio tricorno è lì ad aspettarmi, un pò ammaccato e impolverato ma capirai, tanto ripasserò tra qualche giorno aspettando che gli facciano la cura di vitamine.
E' un modello da uomo che viene direttamente dal set dei Pirati dei Caraibi, per il quale il Laboratorio Pieroni ha realizzato tutti i copricapi. Keith Richards approva da sotto una falda superba, in una foto en passant appesa in un angolino.






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Ogni cappello racchiude già in sè una personalità.
Per cominciare a fare amicizia con il tricorno, io e Tiziano, intendo Tiziano Cocciò, abbiamo scelto come set la Basilica di San Paolo, la più esotica delle Basiliche di Roma, con i suoi palmizi e i suoi tesori, le sue decorazioni dorate e mosaici di viti e i pavoni. Per la verità il cappello rimesso in sesto e sulla mia testolina è molto più ampio di quanto avessi immaginato, quindi è meno pret à porter di quanto desiderassi, ma non importa.
Non ci siamo potuti esprimere al massimo perchè uno sbirro ci ha impedito di sfruttare per i nostri ipotetici loschi fini il buon nome della Basilica e di San Paolo, che tra l'altro io ricordo come un grande maschilista quindi figuriamoci...







































Tricorno Bruno Pieroni, cardigan Mango, vestitino seta e cotone,
scarpe Ramirez, anelli Joseph Meo
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Location_: Basilica di San Paolo, Roma
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Ph_: Tiziano Cocciò
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Styling_: Naima Amarilli
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Model_: Naima




venerdì 17 settembre 2010

Icone di stile: Il tricorno di Gulliveriana

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Di sicuro il tricorno settecentesco non è un cappello che si vede in giro spesso, se non in qualche film in costume e in qualche fumetto.


In "Gulliveriana" di Milo Manara lo indossa un'avvenente ragazzuola, tratteggiata come sempre dal sapiente tratto del maestro.



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In materia di film questo splendido cappello viene declinato sia in versione piratesca, come in Pirati dei caraibi, l'unica pellicola di questo genere che appartenga veramente alla mia generazione...




















... sia in versione "cappa e spada", come in Cartouche, con Claudia Cardinale e Jean Paul Belmondo, oppure versione rivoluzione francese, come Marie Antoinette, o napoletana come ne Il resto di niente.

Insomma, bel periodo il settecento










Vedrete prossimamente che remix... su Gioco di Donne!


giovedì 9 settembre 2010

Basta na jurnata 'e sole

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Con questo tempaccio che funesta la bella aria settembrina ci vorrebbe proprio una giornata di sole per ritrovare un pò di energia.

Questo servizio è stata una precipitosa salita da mare di me e la mia amica Martina, la cui allure da ballerina e il cui delizioso vestitino non potevo evitare di immortalare, cercando di catturare gli ultimi raggi del sole che oramai tramonta così presto, ma quando tramonta è sempre uno spettacolo.

Un outfit molto semplice, ultimo omaggio al nostro amato stile navy.

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Vestitino Promod, sneakers Colors of California, occhiali Ray Ban Wayfarer

Location_: Sorrento

Ph_: Naima Amarilli

Styling_: Naima Amarilli
Model_: Martina

martedì 7 settembre 2010

Up and away part 2



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Ed ecco la seconda e conclusiva parte del servizio al porto di Piano di Sorrento, stessi abiti della prima ma nuovi sviluppi tra i membri della ciurma.
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Ne approfitto per segnalarvi questa intervista fattami dal seguitissimo webmagazine nostrano Positanonews.




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Buon vento,

Pasquale, Naima, Luisa e Diana