giovedì 30 dicembre 2010

Octopus







N:
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"Well, the madcap laughed at the man on the border, hey ho, huff the Talbot..."
Un paio di persone mi hanno chiesto se io e Diana sviluppavamo il set in base alla canzone scelta, oppure se sceglievo il pezzo da abbinare in seguito; la seconda.
In questo caso, con questo look un pò inglese reso stravagante dalla parrucca bianca, mi è venuto in mente un pezzo di Syd Barrett, l'affascinante e geniale ex Pink Floyd perennemente sotto acidi, la cui allure già in passato mi aveva ispirato per la creazione del mio personaggio a fumetti di nome Luce Baldini.
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Per le foto io e Diana siamo tornati a Villa Fazzoletti.
L'outfit si compone del quarto maglione di mio zio che non è figurato addosso ai prodi giovani dello scorso set , della gonna di Atos Lombardini apparsa anche in Summer Cannibals, il cappotto, le solite allacciate con le quali oramai sono proprio friend e questa bellissima bombetta anni '40 Battersby & Co London, regalatami per Natale da zia Vitaliana, la quale conosce bene la mia passione per i cappelli.
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Ah, e poi c'è la parrucca bianca milanese, un dono di frat'm, e l'anello a leone, in realtà una prova mal riuscita secondo zio Jo, il quale me l'ha lanciato sul tavolo con un noncurante "T' piac' Naim'? Tienatell'"






















































Bombetta Battersby & Co London, gonna Atos Lombardini, maglione di lana handmade con scollo a barchetta, cappotto Max&Co, scarpe inglesi allacciate Ugo Rossetti, anello leone Joseph Meo


Location_: Villa Fazzoletti, Sorrento


Ph_: Diana Mirone


Styling_: Naima Amarilli


Model_: Naima

domenica 26 dicembre 2010

The passenger








N:



Uno stesso maglione di lana ma di diversi colori, jeans d'ordinanza, timberland e un cappello che è già una presentazione.

Ecco i tre passeggeri di Gioco di Donna: Leandro (anche fotografo per questo blog), Mauro, che avete già avuto modo di conoscere qui e qui , e la new entry Enrico, apprezzato performer di musical e verderamista. La location scelta è proprio il giardino (e il tetto) di casa sua, con i classici ulivi e limoni 'e Surrient'.
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Un pò di storia, come sempre: queste tre maglie di lana con l'identico scollo a barchetta, a cui se ne aggiungono una quarta verde acqua e una quinta blu, appartenevano a mio zio Jo, l'autore dei vari anelli che appaiono quasi in ogni set. Guidato da un suo senso dello stile ben preciso chiedeva a mia nonna di realizzargli questa serie di maglioni in differenti tinte.

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Nero per Enrico, lo scuro dei musicisti e della gente renoir, più un baschetto bohemièn, sobrietà d'artista insomma.

Grigio per Leandro, un Borsalino da gentiluomo in testa, preso in un negozio vintage di Roma dietro Piazza Navona, scelto proprio in compagnia di Diana.

Azzurro per Mauro, un tocco di stravaganza dato dall'accordo con il cappello arancio pallido Fendissime (linea giovane di Fendi) prestatoci dalla sorella di Enrico, che in ogni caso era troppo presa dai postumi della sbornia per poter obiettare alcunchè.
































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Stavolta ho beneficiato persino di un aiuto-fotografo, nonchè animatore e disturbatore del set; trattasi dell'Amico Raffaele, un tipaccio sgravo dalla pregiata sensibilità, ma comunque un individuo da tenere necessariamente sotto controllo viste le sue improbabili proposte di trasformazione di Gioco di Donne in una filiare di Playboy, accolte peraltro con entusiasmo dai modelli qui sopra. Bisogna avere pazienza, sorelle!

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Eccoci qui, io e l'Amico Raffaele, persi nel mistero di un obiettivo impostato sulla messa a fuoco manuale...









Enrico: Maglione di lana con scollo a barchetta nero handmade, jeans, basco

Leandro: Maglione di lana con scollo a barchetta grigio handmade, jeans Diesel, scarpe Timberland, cappello Borsalino, anello giaguaro Joseph Meo


Mauro: Maglione di lana con scollo a barchetta azzurro handmade, jeans, scarpe Timberland, cappello Fendissime


Location_: Santa Lucia, Sorrento


Ph_: Naima Amarilli


Assistente_: Amico Raffaele


Styling_: Naima Amarilli


Model_: Enrico, Leandro, Mauro


venerdì 17 dicembre 2010

Rimmel

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N:


Ripresa di un look adottato in occasione del concerto di Petrella, trombettista Jazz, all'Auditorium di Renzo; non c'è niente di meglio del rosso per ravvivare queste brumose giornate invernali e affrontare questo cielo così bianco, come diceva Pompeo, quello di Andrea Pazienza, in una spash page.
La scelta stilistica del fotografo è stata appunto quella di esaltare questo contrasto bianco-rosso, facendo diventare la mia pelle ancora più opalescente di quello che già è, ed amplificando il rosso del rossetto, del basco (da non confondersi con quello del post precente, questo qui è il cosiddetto "gatto morto", un Borsalino di camoscio che ha inaugurato la mia passione per i cappelli) ed il rosso del cardigan, realizzato ille tempore dalla mia bisnonna per mia madre.

































Cardigan di lana handmade, pantalone da vintage Les Copains, allacciate Fratelli Rossetti, basco di camoscio Borsalino, borsa e orologio con catena da vintage, anelli Joseph Meo


Location_: Sant'Agnello
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Ph_: Leandro Morelli
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Styling_: Naima Amarilli


Model_: Naima

domenica 12 dicembre 2010

Nuntereggae più








N:



Chiedete pure a Romolo, il colle su cui abito a Roma è l'Esquilino, per la precisione sto in Piazza Vittorio, detta la chinatown capitolina.


Sotto i portici si bisbiglia che questa fosse in altri tempi una zona di negozi scicchettosi, poi di mercato nero con la guerra, e infine ecco riempirsi le insegne di ideogrammi.
Ci sono un sacco di individui caratteristici in Piazza Vittorio, il pazzo furioso, il pazzo tranquillo, il trans, il barbone, il cinese albino, turchi col turbante, le romanacce veraci come la mia padrona di casa e un'intera orchestra, pare.

C'è il mercato di Piazza Vittorio, MAS, il negozio più trash della capitale, a pochi passi CasaPound, il centro sociale fascista - ebbene si, esiste un centro sociale fascista - che appiccica sempre manifesti dai contenuti estremamente opinabili, dai più prevedibili "Diari ritrovati del duce" ai più improbabili "Rivisitazione in luce destrorsa della figura di Che Guevara" - ma come!?! Eppure graficamente interessanti.

Mò ad esempio ci sono facce di D'Annunzio ovunque, qualcosa che ha a che fare con Fiume mi sembra di aver capito ("Natale di sangue" titolano i manifesti, i soliti fascistoni esagerati, lo sappiamo che tanto non vedete l'ora arrivi la vigilia per sbriciolarvi il pandoro sulla camiciola nera, stretti stretti al vostro fratellino balilla) . Comunque sia, io amo molto Gabriele e vorrei uno di quei poster ma non riesco a staccarli, Diana che è venuta a trovarmi d'altronde mi intima a non farlo, e scatta e scatta, nonostante la pessima luce, mentre ci aggiriamo tra le bancarelle allestite per l'occasione proprio sotto i portici.


Passando all'outfit invece, è la batmaglia il pezzo forte, realizzata dalla mia bisnonna con della lana Missoni, azzurra con una speziatura di rosso e giallo dentro. Il cappello me lo portò invece Zio Jo dall'Olanda, trattasi però di un Kangol made in UK, 100% pure wool con tanto di bordino di pelle, mi assicurano e rassicurano delle scritte all'interno. Tutto da completarsi con un pantalone nero elasticizzato, comodo come un fuseaux, allacciate color vino e sciarpone.

E' inverno anche in Piazza Vittorio, dolcezza.










D:

Questo fine settimana a Roma, si è prospettato al dir poco avventuriero, un vero e proprio tuffo nel passato...nel girovagare con Naima tra le bancarelle di piazza Vittori , ci siamo imbattutte in un sacco di ricordi lagati ad oggetti appartenenti alle donne chic ed eleganti degli anni 50-60, quelle grandi donne emancipate, dal gusto raffinato che davano importanza al particolare facendo diventare oggetti quotidiani delle vere e proprie opere d'arte. Oggetti, ognuno dei quali racconta la propria storia e che talvolta diventano un vero e proprio accessorio. Basti pensare infatti alle manine e spille a cuori, ai portarossetti,alle piccole pochette metalliche, ai dischetti depilatori abilmente inseriti nelle borse bauletto.....insomma tutto quello che è quotidiano diventa particolare, semplice e raffinato, indossato in qualsiasi momento e luogo.

A far da portavoce a questi oggetti, era una simpatica donna vestita anche lei dello stesso cromatismo di Naima. Indossava infatti un buffo cappello rosso che terminava con un gigantesco pois, dal quale spuntavano due lunghe treccie nere che poggiavano su in gilet celeste di paille ed infine portava dei piccoli stivaletti camosciati sempre rigorsamente con i pois svolazzanti....una piccola phocaonthas di Vittorio Emanuele che ci ha portato alla luce i rari frammenti e segreti che ogni donna porta dentro di se.









































Maglia a pipistrello handmade, pantalone Valentino, basco Kangol,
sciarpa Max&Co, scarpe allacciate Fratelli Rossetti



Location_: Piazza Vittorio, Roma


Ph_: Diana Mirone


Styling_: Diana Mirone


Model_: Naima